Il martirio della bontà

Brulotti

Il martirio della bontà

Luigi Galleani

La bontà non si è fino ad oggi acclimatata nella nostra società rimasta per tre quarti selvaggia; v'è poco posto per essa tra la ferocia generale. L'uomo buono, l'uomo che comprende e perdona, l'uomo di cuore è un martire fra la turba dei cannibali raffinati che costituiscono la specie umana.

Perché ama in luogo di odiare, perché perdona in luogo di vendicarsi, perché si scansa in luogo di combattere; la muta feroce lo crede debole e gli si mette alle calcagna sognando la preda facile senz'accorgersi che questo preteso pusillanime la domina, gigante, con tutta la forza della sua benevolenza, con tutta la superiorità del suo amore.

La sua forza è tutta nel dolore rinascente, inesauribile che ad ogni passo della vita l'amareggia ed in cui l'anima sua si ritempra di una nobiltà che nessun vituperio, nessuna calunnia saprebbero offuscare. Perché il dolore è la culla degli eroi: non dei bruti violenti che il volgo chiama eroi, megalomani allucinati di falsa gloria che per un lampo di vanità soddisfatta butterebbero come un cencio la vita loro e quella degli altri...

Anonimato

Ostrogoto [es]

Anonimato

Desde la antigüedad no ha faltado quien haya intuido y cantado la potencialidad del uso del anonimato. Sólo si se es nadie se puede evitar ser reconocido por sus enemigos. Se trata de una sabiduría griega que por lo que parece crea defecto en lxs anarquistas de la Conspiración de las Células del Fuego, algunxs de lxs cuales –en un documento escrito en la cárcel, firmado por otro compañero detenido y enviado a un encuentro internacional anarquista que tuvo lugar en Zúrich en noviembre de 2012– dedican un amplio espacio a las razones del uso del nombre, de la sigla, de una identidad bien precisa con las que reivindicar acciones de lucha.

Affari di gioco

Contropelo

Affari di gioco

Più che mai lo sport contraddistingue il nostro spazio e il nostro tempo. Malgrado le centinaia di milioni di tesserati sul pianeta, i miliardi di telespettatori, la sua importanza nel commercio mondiale, le sue complicità politico-finanziarie ed il suo potere egemonico sul corpo, lo sport viene presentato come un innocuo e piacevole passatempo.
Ma se ci si intendesse una volta per tutte sul significato di questo termine, se si smettesse di confondere una partita fra amici che corrono dietro a una palla con una finale di Coppa del Mondo, o una corsa fra i campi con una finale olimpica dei 100 metri, la questione dello sport non apparirebbe più così innocente e risibile.
Lo sport non è un gioco, né un’attività fisica. Religione dei tempi moderni, i suoi valori sono indiscutibili e le sue pratiche universali.

Una fogna!

Brulotti

Una fogna!

Emile De Saint-Auban

Alle plebi la vostra rivoluzione prometteva il benessere, e mai il proletariato fu vittima di frode più atroce. Rubando, la borghesia gli aveva promesso la ripartizione del bottino, ma non tenne la promessa, tenne per sé sola il frutto delle conserte rapine. Al proletariato non diede nulla, gli tolse anzi quello che gli apparteneva inaridendo nell'animo suo la fonte delle rassegnazioni consuete.

I paria videro così che alla nobiltà drappeggiata di seta – la quale era succeduta all'aristocrazia cinta di ferro – una nobiltà insolita, più implacata e più esosa che le altre due, veniva a succedere: la nobiltà corazzata d'oro, la quale in materia di pane e di rifugio non sa offrirgli che la galera.

Così, la nostra società democratica offre ai malfattori ed ai poveri lo stesso tetto. Ai suoi occhi il non aver domicilio stabile, il non avere neanche un portafogli, è delitto imperdonabile.

Deluso, esacerbato, il reietto manda un grido immenso d'angoscia che si ripercuote in tutta la nostra letteratura.

Enrico Heine maledice:


Un addio portoghese

Miraggi

Un addio portoghese

Alexandre O'Neill

Alexandre O'Neill (1924-1986) appartiene a quella generazione di portoghesi che in tutta la loro vita hanno conosciuto solo le dubbie gioie del regime fascista salazarista. Non sopporta di vivere in questo «regno», in questo «tempo sporco» dove la paura è «ordinaria», e dove gli uomini vengono trasformati in «ratti». Avendo rinunciato ai suoi studi alla Scuola Navale per dedicarsi alla letteratura, decide di esprimere la sua rivolta non attraverso l'estetica neo-realista, ma lanciandosi nelle braccia della più sfrenata immaginazione. È uno dei fondatori in Portogallo del movimento surrealista, di cui introduce i valori più sovversivi all'interno di quella asfissiante società. Autore di una poesia al tempo stesso lucida e allucinata, il linguaggio di O'Neill si contraddistingue per il suo sarcasmo, l'irriverenza e l'humour nero.

Dal finestrino

Brulotti

Dal finestrino

Il fischio del capotreno, l'allarme sonoro delle porte che si chiudono.
Stiamo partendo.
Il treno avanza lentamente, lasciandosi alle spalle la stazione.
C'è una enorme metropoli da attraversare prima di sbucare nella campagna.
Non ho voglia di leggere, non ho sonno: guardo fuori dal finestrino.
Lo sguardo vaga per un po', poi la mia attenzione si concentra su quanto si può vedere lungo i binari. Lunghe mura e poderose colonne colorate con disegni, riempite di scritte.
Ce n'è per tutti i gusti. Dichiarazioni d'amore, sfoghi, sigle, tifo sportivo.
Talvolta compaiono slogan dal suono familiare: “Liberi tutti”, “No Tav”, “Bloccare tutto”...

Il governo

Brulotti

Il governo

William Morris

Hammond - In che consisteva il Governo di quei tempi? Era forse il Parlamento o una parte qualsiasi del Parlamento?

Io - No.

H. - Il Parlamento non era forse, da una parte, che una specie di Comitato di vigilanza istituito per impedire che gli interessi delle classi superiori subissero delle perdite e, nello stesso tempo, una specie di maschera per ingannare il popolo dandogli l'illusione che egli partecipava un po' all'assesto dei propri interessi?

Io - La storia sembra provarlo.

H. - In che modo il popolo assestava gli affari suoi?

Io - Credo, da quel che ho letto, che obbligava talvolta il Parlamento a fare una legge onde legalizzare qualche modificazione già avvenuta.

H. - Null'altro?


La nuova ideologia

Contropelo

È nata una nuova ideologia

Un cadavere si aggira per il mondo. Il cadavere dell’ideologia. Laddove la teoria è l’insieme organico delle idee possedute da un individuo, per ideologia si può intendere l’insieme di idee che possiedono un individuo. E le idee che costituiscono una ideologia sono come le macchine; ogni anno ne viene immesso sul mercato un nuovo modello che sostituisce quello precedente, sebbene siano assolutamente identici nella loro funzione alienante.
Del resto, concetti come “novità”, “progresso”, “cambiamento”, “modernità” sono sempre stati presenti nel linguaggio pubblicitario del capitalismo, poiché anche con essi legittima la propria perpetuazione. Ciò che sta accadendo oggi in Italia è significativo in proposito. Chi non si batte in nome del Nuovo? Chi non rivendica una nuova identità, una nuova verginità capace di mantenerlo in corsa?

In ogni occasione

Brulotti

In ogni occasione

Zo d'Axa

Quando si va per la propria strada, da soli, in ogni occasione ci si appropria del piacere di dire la parola che le persone del quartiere non osano. È finita la preoccupazione di edificare i vicini e la portinaia. Basta morale! Basta traffico! Troppi acchiappa-clienti…

All'argomento della massa, ai catechismi delle folle, a tutte le ragioni di Stato della collettività, si contrappongono le ragioni personali dell'Individuo.

Quali ragioni?

Ciascuno ha le sue. L'isolato si guarderà bene dal predicare una regola comune. Il refrattario non fa posto per una dottrina. Pensa da te! Qual è il tuo caso? La tua età? Il tuo desiderio? La tua forza? Hai bisogno delle grucce che le religioni ti offrono? Se sì, torna alla tua chiesa, ormai valida per tua scelta. Preferisci tu, sempre discepolo, il sogno dei sociologi? Bene, ci racconterai i tuoi progetti per l'anno tremila. Oppure ti senti in equilibrio? Vuoi dunque vivere? Sei pronto? Allora non attendere più nessuno, marcia verso il tuo odio, verso le tue gioie – le gioie della franchezza assoluta, dei rischi e della fierezza.

Licenziato!

Brulotti

Licenziato!

Felix

Chi di voi, o compagni operai, non ha provato come una stretta al cuore sentendosi dire da un incaricato, da un capo officina: Non c'è più bisogno di voi? In quel momento un sudor freddo ha invaso il vostro corpo, le vostre labbra non hanno potuto pronunciare una parola, la vostra mente è rimasta come offuscata. Un pensiero vi ha oppresso, una triste realtà, vi ha abbattuto: essere senza lavoro!
Chi non ha conosciuto questa situazione terribile del riposo forzato? È per amor del lavoro, come si pratica nella società borghese, che si prova un dolore così acuto il giorno in cui si è licenziati?

Oh no! Non è proprio per amore d'eccessive fatiche, che rompono le braccia, consumano le membra e ottenebrano il cervello, non è perché si sia sentito il desiderio, anzi il bisogno di riposo, che siamo addolorati il giorno in cui restiamo disoccupati...

Noches blancas y cielos estrellados

Ostrogoto [es]

Brasil: Noches blancas y cielos estrellados

La Copa del Mundo en Brasil y los sobresaltos internacionales de la insurrección

La Copa del Mundo no es cuestión de fútbol. Si un país es candidato para la organización de este evento es porque el fútbol cumple hoy en día la misma función que los espectáculos de gladiadores en la Roma antigua e, igualmente, porque es una ocasión inesperada para el Estado organizador de hacer avanzar a pasos de gigante su desarrollo económico y su influencia política. La Copa tiene unos costes monstruosos aunque, vistos como inversiones, prometen casi seguro ser muy jugosos. Brasil, considerado como una de las grandes potencias económicas mundiales, cuenta con subir algún peldaño más organizando la Copa y los Juegos Olímpicos.

Se coincidenze

Intempestivi

Se coincidenze

C'è da dare i numeri. Tre giorni fa, martedì, l'apparato giudiziario dello Stato si è mosso a Torino, bussando alle porte di sovversivi vari, sia anarchici che comunisti (ammesso che questa distinzione abbia ancora un senso). L'inchiesta, che prende di mira le lotte contro gli sfratti, ha portato a 29 misure cautelari e vede oltre cento inquisiti.
Due giorni fa, mercoledì, l'apparato giudiziario dello Stato si è mosso a Venezia, bussando alle porte di politici e imprenditori vari, sia di destra che di sinistra (ammesso che questa distinzione abbia ancora un senso). L'inchiesta, che prende di mira appalti e mazzette legate a una grande opera, ha portato a 35 misure cautelari e vede oltre cento inquisiti.
Questo è il messaggio, fin troppo ovvio: lo Stato c'è e non guarda in faccia a nessuno. La Giustizia è uguale per tutti! Non importa se occupate case per non morire di freddo, o vi prendete tangenti per mangiare caviale: ciò che importa è il rispetto della legge.

Lunedì, 2 giugno...

Brecce

Lunedì, 2 giugno...

È il 1919. È notte. Nell'arco di un paio d'ore, all'incirca fra le 23 e l'una, gli abitanti di sette città degli Stati Uniti – Boston, New York, Paterson, Philadelphia, Pittsburgh, Cleveland e Washington – vengono bruscamente svegliati da un boato. Da un'esplosione. Non si tratta di un incidente, evidentemente, ma di una bomba. Di più bombe, composte ciascuna da quasi dieci chili di dinamite caricata con pezzi di metallo. Non v'è dubbio che la mano dietro a tali attentati sia la stessa, inverosimile pensare ad una coincidenza. Inoltre gli autori hanno lasciato su tutti i luoghi delle esplosioni un certo numero di copie di un volantino, un medesimo volantino, stampato su carta rosa.
Ma chi è stato colpito? E, soprattutto, chi è stato a colpire? Chi ha osato realizzare un attacco su così vasta scala nel territorio degli Stati Uniti? E perché? Cosa c'era scritto in quel foglio?
Non si era mai visto nulla di simile. Bombe che esplodono quasi simultaneamente in diversi Stati della costa nord-orientale contro magistrati, politici, industriali... Per sapere cosa ci fosse dietro quegli avvenimenti, quali ragioni scatenanti, agli inquirenti non rimase che leggere quello strano foglio rosa.