Morale e tecnica

Contropelo

Morale e tecnica

Jacques Ellul
 
Porre la questione relativa ad «Etica e tecnica» significa porre una questione fondamentale per chi ritiene che l'etica, i valori morali e un certo futuro dell'uomo siano importanti, ma questa non mi sembra affatto una ovvietà universale!
Penso che in ogni caso ci sia un modo sbagliato di porre il problema, una maniera tradizionale, ovvero: «Nelle sue applicazioni concrete, la tecnica solleva un certo numero di problemi morali a cui si deve cercare di rispondere». Quindi vi è l’eutanasia, la logica elettronica, il linguaggio non umano, la sopravvivenza artificiale, le manipolazioni psicologiche e genetiche e così via.
In altre parole, quando si solleva il problema in questo modo si mantiene una doppia stabilità. Una prima stabilità: il nostro mondo è quello che è sempre stato, semplicemente c'è in più anche la tecnica che si è aggiunta e che bisogna quindi considerare a parte; e poi vi è una seconda stabilità: anche la morale resta la stessa di prima, con le sue strutture tradizionali, un'etica generale e un'etica speciale (da un lato i fondamenti dell’etica, i valori, e dall’altro le questioni concrete della ricerca di una soluzione per queste questioni concrete).

In stato di guerra

Brulotti

In stato di guerra

M. B.
 
Tenersi nel ricordo di questa verità:
qui, dove possiamo dire tutto o quasi, non possiamo che parlare in territorio nemico, in uno spazio in cui ogni parola, intercettata dall'avversario, sarà messa al suo servizio — un nemico amichevole, benevolo, feroce. Non siamo mai abbastanza consapevoli di questo: apparteniamo a una società contro cui siamo in stato di guerra; abitiamo in zona occupata. Tra il 1940 e il 1944 un numero abbastanza elevato di persone, per istinto o per riflessione, è stato consapevole di ciò che bisognava fare per vivere, agire e pensare in dissenso con la legge imposta. […] Detto senza giri di parole. La verità: anche qui dobbiamo sentirci (comportarci come) i neri di una società bianca; neri contro la nostra bianchezza, neri in lotta contro i più forti, pronti ad organizzare la segregazione a loro spese, cioè a rovesciarla contro di loro, anche se dovesse essere contro di noi.

Le giravolte di Lecce

Brulotti

Le giravolte di Lecce: una città frantumata

 

Un filo rosso sembra attraversare le storie vissute nel quartiere delle Giravolte di Lecce. Un luogo ormai quasi frantumato dopo l’arrivo di una palazzinara affarista, dal nome Beatrice Baldisser, che ne trasformerà il volto e il tessuto sociale in maniera irreversibile. E dopo la morte di questo quartiere, Lecce potrà dirsi una città completamente trasformata. In cambio ci sarà tanta movida e locali alla moda, ristoranti e alberghi e i diffusissimi B&B. E tanti tanti turisti. In molti saranno contenti di un turismo che consuma la città, ma pochi rifletteranno sul fatto che questo fenomeno, conosciuto ormai anche in tante città del mondo è di fatto un processo violento, disumano e omologante. Violento e disumano perché dà vita ad un assioma: caccia i poveri per fare spazio ai ricchi. O meglio caccia tutto ciò che è indesiderabile e stonato rispetto a un quadro omologato di turismo, per fare spazio al denaro con il quale tutto diventa fruibile e senza il quale tutto diventa vietato.

Et si ?

Ostrogoto [fr]

Et si ?

Après l’incendie partiel de la cathédrale Notre-Dame de Paris qui a  fait l’objet d’un grand concours de  larmes en avril dernier, l’État ne s’est pas privé d’admonester une deuxième couche  d’union nationale en profitant du 75e anniversaire du Débarquement de Normandie. En présence d’un gratin composé d’assassins galonnés et autres chefs d’État, il y eut notamment une cérémonie de remise de bérets verts à de jeunes impétrants admis dans les troupes d’élites de l’armée française (les commandos marine).

E se?

Brulotti

E se?

 
Dopo l'incendio parziale della cattedrale di Notre-Dame de Paris, oggetto di un gran profluvio di lacrime lo scorso aprile, lo Stato non ha mancato di appellarsi ad una rinnovata unità nazionale approfittando del 75° anniversario dello sbarco in Normandia. Alla presenza di un bel mondo composto da assassini gallonati ed altri capi di Stato, si è svolta in particolare una cerimonia di consegna di berretti verdi ai giovani ammessi nelle truppe d'elite dell'esercito francese (i commando della Marina). In questa occasione, sarebbe probabilmente sembrato sconveniente collegare i due avvenimenti di aprile e giugno, sottolineando che ovviamente nella storia c’è cattedrale e cattedrale. Come quella di Parigi, il cui incendio accidentale può essere trasformato in dramma esagonale destinato a far serrare i ranghi, o come quella sempre gotica di Rouen, il cui incendio doloso di settantacinque anni prima è da dimenticare, in quanto causato da un esercito alleato. Sventrata per la prima volta da sette missili durante i bombardamenti anglo-americani del 19 aprile 1944, quando 6.000 bombe piombarono sulla città, anche la sua guglia di Saint-Romain venne bruciata il primo giugno di quell’anno dagli stessi aerei militari. 

Un film

Brulotti

Un film

«Il programma di questa sera non è nuovo
Questo spettacolo lo avete visto e rivisto
Avete visto la vostra nascita la vostra vita la vostra morte
Potreste ricordarvi tutto il resto
Avete avuto un buon mondo quando siete morti?
Bello abbastanza da farci un film?»
 
Il 5 marzo 1998 vengono arrestati a Torino tre anarchici con l'accusa di aver compiuto dei sabotaggi contro i cantieri dell'Alta Velocità in Val Susa. 
Il 28 marzo 1998 uno di loro, Edoardo Massari, detto Baleno, viene trovato impiccato nel carcere di Torino.
L'11 luglio 1998 anche la sua compagna Maria Soledad Rosas dà l’addio a questa esistenza, mentre si trova ristretta agli arresti domiciliari.

Una questione energica

Contropelo

Una questione energica

 

Affrontare la questione dell'energia, o meglio delle risorse energetiche da cui dipende il buon funzionamento dello sfruttamento capitalista ed il potere statale, non è facile. Soprattutto, precisiamolo fin da subito, se non si tratta di fare un elenco di dati tecnici su questa o quella fonte di energia, di enumerare le nocività provocate dalla voracità energetica del sistema industriale, le devastazioni che comporta a livello ambientale. Ciò che vogliamo qui tentare è un'analisi più ampia, più profonda, di cosa significhi l'energia in questo mondo. È difficile evitare che rimanga in parte incompleta, ma l'obiettivo è arrivare ad una comprensione generale dell'importanza della questione energetica.

Partiamo da una semplice constatazione: da diversi decenni, con la massiccia imposizione del nucleare da parte dello Stato e la crescita esponenziale dei bisogni energetici della produzione industriale, della guerra e del modello societario di consumo di massa, numerosi conflitti sono legati alle risorse energetiche, alla produzione ed al trasporto di energia.

Appunti a matita

Miraggi

Appunti a matita

Isabelle Eberhardt
 
È stata definita «la buona nomade», la «Louise Michel del Sahara», l’«amazzone delle sabbie», la «Rivelazione del Sahara», c’è chi è arrivato a suggerire che fosse la figlia segreta di Arthur Rimbaud. Inclassificabile ed irregolare Isabelle Eberhardt (1877-1904), scandalosa per gli uni, affascinante per altri, la sua vita è avvolta in un mistero propizio al sogno. Figlia illegittima di una nobile russa e di un anarchico armeno, nata e cresciuta a Ginevra ma ben presto appassionata abitante del deserto nord-africano, donna europea travestita da uomo algerino, convertita all’Islam ma dedita al vizio, sospettata al tempo stesso di essere una traditrice della razza bianca ed una provocatrice al servizio dei colonialisti, nel 1901 sopravvisse ad un attentato ma morì tre anni dopo, a soli 27 anni, nel modo più incredibile e paradossale: annegata nel deserto! I testi che ha lasciato, soprattutto racconti, sono stati quasi tutti pubblicati postumi (non senza passare prima attraverso il setaccio di una morale poco tollerante nei confronti dei refrattari di ogni regola e ideologia).

À l’ombre du baroque

Ostrogoto [fr]

À l’ombre du baroque

 

Qu’y a-t-il de commun entre les billets pour visiter les églises de Lecce et l’expulsion d’une bibliothèque anarchiste d’un bâtiment occupé pendant trois ans ? Rien, apparemment.
Mais non, en revanche. Ces deux actes, qui semblent déconnectés l’un de l’autre, nous parlent d’un changement de la ville et de la manière de la vivre, un changement qui concerne tout le monde. Deux opérations qui visent à mettre en œuvre de plus en plus ce processus, connu sous le nom de gentrification, visant à transformer les centres historiques en une vitrine pour le seul usage et la consommation des usagés fortunés, une vitrine qui peut être simplement regardéevisitée et appréciée pendant la journée, et consommée pendant la nuit, à travers les innombrables lieux où la vie nocturne se développe. Une ville qui ne peut plus être vécue.

Gegen das Smartphone

Ostrogoto [de]

Gegen das Smartphone

 

Es ist immer dabei, es ist immer angeschaltet, egal wo wir sind oder was wir machen. Es informiert uns über alles und alle: Was unsere Freunde machen, wann die nächste U-Bahn fährt oder wie morgen das Wetter wird. Es sorgt für uns, weckt uns morgens auf, erinnert uns an wichtige Termine und hört uns immer zu. Es weiß alles über uns, wann wir schlafen gehen, wo wir uns wann aufhalten, mit wem wir kommunizieren, wer unsere besten Freunde sind, was für Musik wir hören und was unsere Hobbys sind. Und alles was es verlangt, ist hin und wieder ein bisschen Strom?

Contro lo smartphone

Brulotti

Contro lo smartphone

 

È sempre lì, è sempre acceso, non importa dove siamo o cosa facciamo. Ci informa su tutto e su tutti: cosa fanno i nostri amici, quando parte la prossima metropolitana o come sarà il tempo domani. Si preoccupa di noi, ci sveglia al mattino, ci ricorda appuntamenti importanti e ci ascolta  s e m p r e. Sa tutto di noi, quando andiamo a dormire, dove siamo e quando ci fermiamo, con chi comunichiamo, chi sono i nostri migliori amici, che musica ascoltiamo e quali sono i nostri hobby. E tutto ciò di cui ha bisogno, è solo un po' di elettricità di tanto in tanto.
Quando gironzolo per il quartiere o prendo la metropolitana, osservo quasi tutti e nessuno riesce a trattenersi per più di qualche secondo senza mettere la mano in tasca con uno scatto improvviso: velocemente il telefono esce fuori, si invia un messaggio, si controlla una email, si seleziona e si riordina una foto, una breve pausa, e si ricomincia, passando velocemente delle notizie del giorno a quel che faranno oggi gli amici...?

All'ombra del Barocco

Brulotti

All'ombra del Barocco

 

Cosa hanno in comune il ticket per visitare a pagamento le chiese di Lecce e lo sgombero di una Biblioteca Anarchica da uno stabile occupato da tre anni? Nulla, apparentemente. 
Invece no. Questi due atti, che sembrano scollegati tra loro, ci parlano di un cambiamento della città e del modo di viverla, un cambiamento che coinvolge tutti. Due operazioni che mirano ad attuare sempre più quel processo, conosciuto col nome di gentrificazione, teso a trasformare i centri storici in una vetrina a solo uso e consumo di ricchi fruitori; una vetrina che può essere semplicemente guardatavisitata e fruita nelle ore diurne, e consumata in quelle notturne, tramite gli innumerevoli locali in cui si sviluppa la movida. Una città che non può più, quindi, essere vissuta