Le fate non saranno mai elettriche!

Brulotti

Le fate non saranno mai elettriche!

Fin dall'infanzia siamo presi in ostaggio dal mondo moderno, che ci vanta i pregi della sicurezza facendoci dimenticare, grazie ad una serie di promesse via via non mantenute, la rilevante dose di asservimento che ci tocca accettare in cambio del progresso.
Mentre gli orizzonti che si stagliano davanti all’avanzata della civiltà si fanno sempre più cupi — con la devastazione degli spazi selvaggi, il crescente addomesticamento della vita, l’artificializzazione degli esseri — il mondo continua la sua corsa sfrenata, sempre più dipendente dalle infrastrutture energetiche e dai prodotti che queste consumano e producono: petrolio, uranio, elettricità.

En otage

Ostrogoto [fr]

En otage

La réalité n’a jamais autant pris l’imagination en otage qu’au cours de ces derniers jours. Nos désirs et nos rêves les plus fous sont dominés par une catastrophe invisible qui nous menace et nous confine, en nous liant les pieds et les mains au licol de la peur. Quelque chose d’essentiel se joue en ce moment autour de la catastrophe en cours.

Dardi

Brulotti

Dardi

Negli sperduti villaggi tra le foreste di quel territorio sconfinato, a cui i re diedero il nome di Inghilterra, si decantavano le misteriose proprietà del Taxus Baccata o più comunemente detto albero della morte.
Il viandante che, estraneo alla sua forma, si coricava tra le sue radici, all'ombra delle sue fronde, si addormentava per l'ultima volta, respirando l'aria velenosa delle sue esalazioni. Custode della morte i Celti seppellivano i cadaveri presso le sue possenti radici. Non solo provavano un profondo rispetto nei confronti della sua atavicità, ma è dai suoi rami che gli indigeni ricavavano le armi con cui portare i propri nemici al cospetto dell'eterno sonno. Il suo legno flessibile all'esterno, rigido e resistente all'interno era il più adeguato alla costruzione di lunghi e possenti archi. Ogni arciere che si rispetti, modellava da sè il proprio arco a partire dalle dimensioni e dalla sensibilità del proprio corpo.

Filo scoperto

Papiri

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per scaricare i pdf: filoscoperto.noblogs.org

Individuo e terrore

Contropelo

Individuo e terrore


Leo Löwenthal


 
Secondo un'opinione ampiamente condivisa, il terrore fascista è stato solo un effimero episodio della storia moderna e per fortuna ora si trova alle nostre spalle. Non riesco a condividere tale parere. Ritengo piuttosto che il terrore sia profondamente radicato nella dinamica della civiltà moderna, in particolare nella moderna organizzazione economica. La riluttanza ad affrontare senza riserve questo fenomeno in tutte le sue implicazioni è già di per sé un sintomo subliminale del terrore. Indubbiamente per quanti vivono nel terrore è pressoché impossibile riflettere su di esso e ampliare la conoscenza dei suoi meccanismi.

Green pass? Bloccare tutto

Intempestivi

Green pass? Bloccare tutto

 
Astieniti da ciò che ha la testa sulle spalle, regola il passo su quello delle tempeste diceva un adagio di qualche tempo fa.
 

Oggi, mercoledì 1 settembre, è stato lanciato, in varie stazioni ferroviarie del Belpaese, un invito a bloccare i treni per criticare l’obbligo del green pass, necessario a chi vuole viaggiare su alcuni mezzi di trasporto. Cosa potrebbe accadere quando si ferma il treno della rassegnazione alla coercizione, sull’onda di «se non mi posso muovere io non si muove nessuno»?

Pestifera la mia vita

Brulotti

Pestifera la mia vita

Per le edizioni “L'Impatience” di Marsiglia, è uscita la ristampa
aggiornata del libro/autobiografia di Claudio Lavazza
Pestifera la mia vita
 

Chi è Claudio Lavazza lo si intuisce fin dalla prima pagina di questo libro: le azioni di cui è accusato parlano chiaro. Un ribelle, anarchico, guerriero, espropriatore, che ha partecipato, insieme a tanti giovani della sua generazione, al tentativo di cambiare la società e il mondo, assumendosi tutta la responsabilità di farlo con gli strumenti che riteneva adeguati.