Realtà virtuale

Brulotti

Realtà virtuale

Contrazione di meta ed universo proveniente dalla fantascienza, questo grottesco concetto è il progetto di punta del pioniere dell'esibizionismo on line, consistente nientemeno che nello sviluppo illimitato e persistente di una sorta di controfigura digitale del mondo fisico, che interagirebbe di rimando con la realtà sotto forma di universo parallelo. Oltrepassando ampiamente il mondo dei videogiochi, le sue prime espansioni — che mirano a rovesciare in un universo smaterializzato parte dell'esperienza sensibile, sostituendosi parzialmente alla realtà — riguardano già, ad esempio, visite tridimensionali ai musei dal proprio divano, o noiose riunioni di lavoro a distanza in sale digitali, il tutto dirigendo il proprio avatar con un casco per la realtà virtuale infilato sulla testa.

In Search of the Powder Keg

Ostrogoto [en]

In Search of the Powder Keg

“Does lived experience only tell you where the slave reclines and resigns himself to the yoke, are the master’s arrogance and greed beyond all restraint?”
 

How long has this been going on? We have almost lost memory of it, overwhelmed as it is by nausea and disgust.
They have caused a pandemic, indirectly or directly.

Cercare la polveriera

Intempestivi

Cercare la polveriera

«Non vi dice l'esperienza vissuta che dove lo schiavo s'adagia e si rassegna al giogo,
non hanno più freno la tracotanza e l'avidità del padrone?»

 

Da quanto tempo sta andando avanti? Ne abbiamo quasi perso memoria, sommersa com'è dalla nausea ed il disgusto.
Hanno provocato, indirettamente o direttamente, una pandemia. Ne hanno aggravato la letalità, con misure politico-sanitarie del tutto insensate. Hanno lasciato morire privi dell'affetto dei loro cari chi ne veniva colpito e stremato. Hanno vietato le autopsie che avrebbero potuto contribuire a chiarire la realtà. Hanno mentito su cause ed effetti di quanto stava accadendo. Hanno intenzionalmente seminato a piene mani la paura e il terrore allo scopo di paralizzarci. Ci hanno costretto a stare chiusi in casa. Ci hanno messo un bavaglio sulla bocca, impedendoci di respirare e di parlare.

Della stupidità

Brulotti

Della stupidità

Dietrich Bonhoeffer
 

Se l’opera teologica del pastore luterano tedesco Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) ci lascia del tutto indifferenti, viceversa riteniamo valga la pena ricordare la sua partecipazione alla congiura per assassinare Hitler (nota come il putsch del 20 luglio 1944). Arrestato, processato e condannato a morte, poco prima di venire impiccato Bonhoeffer mise nero su bianco le sue riflessioni sulla necessità per ogni potere di diffondere la stupidità, sulla facilità con cui gli esseri umani diventano stupidi, nonché sulla pericolosità insita nel tentativo di con-vincerli. E su come davanti alla stupidità organizzata ogni parola diventi inutile. Perché solo un atto esterno di liberazione può infrangerla.

The Real Division

Ostrogoto [en]

The Real Division

Even though he was certainly not an enemy of every authority, George Orwell hit the mark when he put things in these terms: «the real division is not between conservatives and revolutionaries, but between authoritarians and libertarians».
But who is willing to admit and recognized this division?

La vera divisione

Brulotti

La vera divisione

Sebbene non fosse certo un nemico di ogni autorità, George Orwell aveva colto nel segno quando pose così i termini della questione: «la vera divisione non è fra conservatori e rivoluzionari, ma fra autoritari e libertari». Ma chi è disposto ad ammettere, a riconoscere tale divisione? Di fronte alla dilagante potenza dell'ideologia, quella che attraverso un martellamento quotidiano frastornante dalla nascita alla morte inculca in tutti noi la certezza che solo l'autorità sia al tempo stesso fonte e garanzia di libertà, quanti hanno il coraggio di affrontare la solitudine che comporta non il semplice ricordare, ma vivere un simile pensiero? Non è facile, non è comodo, non è rassicurante, non è popolare. Detto su un altro registro — non è funzionale, non è producente, non è efficace, non è conveniente.

Propaganda: Conoscenza o Divertimento?

Contropelo

Propaganda: Conoscenza o Divertimento?

Bernard Charbonneau
 
L’informazione, se ha qualche rapporto con la conoscenza, contrariamente all’idea ricevuta, non va da sé, è un atto di libertà realizzata all’opposto di ogni facilità, delle angosce e dei pregiudizi utili a difenderci. E invece ogni mattina l’informazione mediatica ci aiuta ad iniziare la giornata con l’annuncio di un sisma in Paraguay, mentre imburriamo le nostre tartine e buttiamo un occhio su un’immagine ben presto cancellata. Siamo in attesa di un avvenimento sensazionale che ci distragga dal grigiore quotidiano. Allora, invece di informarci, l’informazione occlude nei crani il minimo pertugio da cui possa passare un po’ di silenzio e di aria. Invece di accrescere la nostra conoscenza della condizione umana, non ha forse la funzione di disinformarci, aiutandoci a dimenticare il nostro personale destino, facendoci diventare atomi indifferenziati di un qualche Leviatano sociale?