#title Dell’irrealismo #topics Miraggi #pubdate 2014-05-02 #lang it #cover d-i-c54070f023d668a8fc7d87346b9ff4e2d8aa407b-m-0-jpg.jpg
**** Georges Henein
una constatazione estremamente elementare s’impone niente è inutile quanto il reale una seconda constatazione reale è solo ciò che ammettiamo tale una terza constatazione il reale è alla portata di tutti il suo valore deve essere diviso per il numero di individui che ne beneficiano alla fine la nostra angoscia deriva da quanto ignoriamo se il mondo sensibile l’anfiteatro della realtà è esattamente quel che percepiamo di esso quali modificazioni totali abbia subìto percorrendo il condotto dei nostri sensi e chi può mai sapere ciò che questi graziosamente aggiungono al passaggio? noi consideriamo vero un insieme di strutture di cui ignoriamo magnificamente il modo di manifestarsi nella loro natura reale e il dubbio ci perseguita attraverso tutte le certezze su chi, fra noi e il reale, ingannerà meglio l’altro lotta penosa e ridicola tanto più che non troverà mai soluzione e che fra l’uomo e il reale, un compromesso s’interporrà sempre quindi, perché cercare la verità dove non c’è, all’esterno quando le risorse interiori non sono nemmeno esplorate il solo mondo autentico è quello che creiamo dentro di noi il solo mondo sincero è quello che creiamo contro gli altri senza il loro aiuto senza l’ausilio del reale e dei compromessi che ci collegano ad esso e grazie ai quali avevamo preso la triste abitudine di dimostrarlo ovvero sistema metrico, sintassi, deduzione, induzione leggi dette naturali e il resto avanti verso l’irrealismo artificio rispetto al reale verità rispetto all’io, all’estremo-io irrealismo cioè creazione libera ma anti-reale anti-sociale anti-universale descrivere qualsiasi cosa vi sia capitata interiormente e non sia stata provocata da una causa esterna e non si possa trasferire né utilizzare nel mondo esterno.

[Un effort, n. 51, 1935]