Günther Anders
Il fuori perduto

Quando nell’anno 2058, mezzo secolo dopo la fondazione dello Stato mondiale, un alunno lesse nella ‹ Storia del 20° secolo › la frase: «Nei momenti in cui qua e là il peso delle dittature diveniva insopportabile, c’erano sempre folle di fuggiaschi», chiese – perché per lui che il mondo fosse uno ed ermeticamente chiuso era assolutamente scontato: «Folle di fuggiaschi? Ma che significa? E dove mai poterono scappare? C’era davvero un fuori?» – ed esclamò, colmo di disprezzo, come se per lui queste domande fossero già state risolte, e come se la condizione misera in cui era nato potesse essere un motivo d’orgoglio o addirittura un merito personale: «guarda un po’, un ‹ peso › le avevano definite quelli!».
[1958]