Alphonse de Lamartine
Italia, terra dei morti!

Monumento crollato, abitato solo dall’eco!
Polvere del passato, sollevata da un vento sterile!
Terra, dove i figli non hanno più il sangue degli avi!
Dove, su un suolo invecchiato gli uomini nascono vecchi;
Dove il ferro svilito colpisce soltanto nell’ombra;
Dove sulle fronti velate aleggia una nuvola oscura;
Dove l’amore non è che un inganno, e il pudore un belletto;
Dove l’astuzia ha alterato la dirittura dello sguardo;
Dove le parole irose non sono che un rumore sonoro,
Una nuvola esplosa che riecheggia ancora!
Addio! Piangi la tua caduta vantando i tuoi eroi!
Su rive ove la gloria ha rianimato le loro ossa,
Altrove vado a cercare (perdona, ombra romana!)
Uomini, e non polvere umana!
[Le dernier chant du pèlerinage d’Harold, 1825]