#author René Char #title La lussuria #topics Miraggi #pubdate 2012-07-10 #lang it #cover l-l-ae11713d372e45e03ea48e2bfd3c042354c02468-s-jpg.jpg
L’aquila vede sempre più svanire le piste della memoria gelata La distesa della solitudine rende appena visibile la preda sfuggente Attraverso ogni regione Dove si uccide dove si è uccisi liberamente Preda insensibile Proiettata indistintamente Di qua dal desiderio e al di là della morte
Il sognatore imbalsamato nella sua camicia di forza Attorniato da arnesi temporanei Figure svanite appena composte La loro rivoluzione celebra l’apoteosi della vita in declino La scomparsa progressiva delle parti leccate La caduta dei torrenti nell’opacità delle tombe Sudori e malattie che annunciano il fuoco centrale L’universo infine di tutto il suo atletico petto Necropoli fluviale Dopo il diluvio dei rabdomanti
Questo fanatico delle nuvole Ha il potere soprannaturale Di spostare a notevoli distanze I paesaggi abituali Di rompere l’armonia agglomerata Di rendere irriconoscibili i luoghi funebri Il giorno dopo gli omicidi produttivi Senza che la coscienza originale Si copra con la frana purificatrice del suolo.
[da Le Marteau sans Maître, 1934]