p-a-694d8351c0cc099daf6f0f8739b4b7d9582d4920-m-jpg.jpg


Charles — Il vostro esempio conferma le belle parole di colui, fra i nostri poeti, che disse: «Ogni uomo ha due patrie, la propria, e poi la Francia».

Grigoriew — Il vostro poeta ha lo spirito limitato. Ogni uomo ha per patria la propria... e tutte le altre. Io non ho mai conosciuto la differenza che voi fate tra due uomini di patria differente, ed ho, per contro, spesso trovato dei compatrioti più diversi gli uni dagli altri, di quello che non lo siano individui di nazionalità differenti.

Guillaume — Allora, voi non credete che la patria è anzitutto la terra sulla quale riposano coloro, i quali, viventi, ci crearono quali oggi siamo?

Grigoriew — Non si vive coi morti. Noi abbiamo solo doveri d’umanità da compiere. La pietra delle tombe, è anch’essa una palla inchiodata al nostro piede. Non voglio questa catena più di quanto ne voglia un’altra. Voglio essere libero coi vivi.

Guillaume — Bisogna avere il culto dei morti...

Grigoriew — Ho, prima di tutto, il culto dei vivi. E non aspetto che siano caduti in polvere, per riconoscere loro delle virtù e delle capacità.


[Oiseaux de passage, 1904]