Intempestivi

Assassini!!!

L’ennesima strage si è compiuta nel Mediterraneo, l’ultima di una lunghissima serie che da anni insanguina i mari che circondano l’Italia. Ancora una volta si sono levate alte le voci di pietà di tutta la società civile; ancora una volta si sono alzati cori di sdegno da parte delle varie forze politiche, ancora una volta giornali e tv si sono scagliati ferocemente contro il racket che organizza i cosiddetti “viaggi della speranza” e contro gli scafisti senza scrupoli. Ancora una volta, degli esseri umani in cerca di una esistenza da vivere dignitosamente ci hanno rimesso la vita: tutti si indignano, ma allo stesso tempo distolgono l’attenzione e si guardano bene dall’indicare i reali responsabili di queste tragedie che si susseguono intorno alle nostre coste. Eppure, anche quando non ci sono esecutori materiali – come invece successo con l’affondamento della nave albanese Kater I Rades nel ’97 –, i mandanti di questi omicidi sono fin troppo facili da individuare. Si tratta degli Stati, dei governi e degli organismi preposti alla loro difesa e a loro tutela. Ogni volta che un essere umano muore in questo modo, colpevoli sono gli Stati che hanno eretto barriere per respingere i diseredati che tentano di varcarne le frontiere; colpevoli sono i governanti che hanno stretto accordi bilaterali per condannare i poveri a morire della loro povertà, ed a morire nel loro paese d’origine; colpevoli sono gli eserciti che portano la guerra e la morte in Paesi lontani per impadronirsi, controllarne e sfruttarne le risorse; colpevoli sono le forze di polizia che si adoperano per respingere, braccare e catturare quanti da quei Paesi martoriati fuggono; colpevoli sono, infine, coloro che qui da noi si occupano di rinchiudere questi uomini e queste donne in attesa di riempire un aereo o una nave e ricacciarli nell’inferno da cui erano fuggiti. La verità è trasformata nel suo rovescio. […] Non sappiamo per quanto tempo ancora ci toccherà piangere, sappiamo che siamo stanchi di farlo. Ma sappiamo anche che limitarsi alle lacrime ed alla commiserazione non basterà certo ad evitare che molte altre morti seguano quelle degli ultimi giorni. Bisogna attivarsi concretamente per porre fine a tutto ciò, smascherare l’imbroglio dietro cui nascondono la verità, urlare con quanto fiato abbiamo in corpo ciò che per noi, Stati e governi, sono realmente: ASSASSINI!!!

                                                                                                                                                             

                                                                                                                                             (manifesto affisso a Lecce, 01/2004)