Miraggi

Dente per dente

 

António José Forte
 
Altri prima di noi hanno tentato lo stesso sforzo: dente per dente; no, mai guardare di sbieco e mantenere la testa scarlatta, vomito in pugno per ogni notte rubata; nemmeno un minuto per la gloria della pelle. Risveglio sfasato: occhio per occhio: tenere a bada la famiglia, la speranza a buona distanza da tutte le bramosie e il corno di ogni giorno nelle viscere. A diciott’anni come a ventotto, la vita messa alla prova dalla rabbia e dall’amore, gli occhi messi alla prova dal disgusto. Entrare al contrario nel festival delle lettere, aprirsi un passaggio a colpi di fegato verso l’uscita dello sputo. Se non abbiamo abbastanza salute, siamo almeno malati esemplari.
 
Fuori dal mio regno ogni povertà, ogni ascesi che spinga i suoi guaiti sulle caviglie di quelli che digrignano i denti; ma che sia il regno delle parole provvisorie, odio breve e scarlatto. O solo un gesto di pazienza; il sogno all’altezza di tutti i pericoli. Per il mio orologio è ora di uccidere, di invitare l’amore alla tavola dei sanguinari.
 
Dente per dente: la bocca nel cuore del sangue: scegliere in tempo la nostra morte e amarla.
 
[1962]