Intempestivi

E tanto basta

 
Lo scorso 17 luglio, a Roma, una bambina rom di un anno è stata colpita alla schiena da un proiettile di carabina ad aria compressa, mentre si trovava in braccio alla madre. Probabilmente rimarrà paralizzata. Ma è una zingara, e tanto basta. Lo scorso 26 luglio, nei pressi di Palermo, un senegalese è stato aggredito, insultato e picchiato dai clienti del ristorante dove lavora come cameriere. Ma è un negro, e tanto basta. Più o meno nelle stesse ore, nei pressi di Vicenza, un operaio capoverdiano è stato colpito da un proiettile di carabina ad aria compressa mentre si trovava al lavoro. Ma anche lui è un negro, e tanto basta.
Infastidito dalle insistenti domande dei giornalisti a proposito di simili episodi, due giorni fa il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha dichiarato che «l'allarme razzismo è un'invenzione della sinistra». Fatta questa precisazione, ha potuto tornare ad occuparsi di allarmi reali, quali le violenze subite dalle forze dell'ordine da parte dei "giovani dei centri sociali". E il clima si è subito disteso.
Infatti la scorsa notte, ad Aprilia, un marocchino sospettato di essere un ladro è stato inseguito, raggiunto e pestato a morte da tre tizi. Ma era un quasi negro, e tanto basta. Nel corso della stessa notte, nei pressi di Torino, una ragazza nata in Italia da genitori nigeriani è stata colpita all'occhio da un uovo lanciato da qualcuno su una macchina in corsa. È una negra, e tanto dovrebbe bastare… se non fosse che è un'atleta della Nazionale Azzurra di atletica leggera. Ops, l'uovo ha fatto la frittata? Pazienza, andrà meglio la prossima spedizione punitiva.
Chissà perché, ma per evitare di pensare a tutte queste cose ci viene in mente Alessandro Profumo. Dopo essere stato presidente del Monte dei Paschi di Siena (la banca del crack da 50 miliardi di euro) è oggi a capo della Leonardo, erede di Finmeccanica, una delle maggiori industrie belliche del mondo. È un super top-manager italiano, e tanto basta.
 
[30/7/18]