Papiri

Panem et Circenses

 

Già lo sapevano gli antichi romani, e lo sapeva il poeta latino Giovenale. I governanti hanno a propria disposizione un modo sicuro per garantirsi l’obbedienza, quello di elargire ai propri sudditi il minimo indispensabile per sopravvivere e concedere loro svaghi sfiziosi. Oggi che la fame non a tutti fa sentire i suoi morsi più acuti, chiunque intenda detenere a lungo il potere è costretto soprattutto a riempire gli occhi, ad assicurarsi il consenso popolare mediante l’organizzazione di “eventi” ludici collettivi che distolgano l’attenzione generale da quanto accade quotidianamente, in modo da lasciare ogni decisone al solo ceto politico, trasformando gli individui attivi in pubblico passivo. Le antiche corse di cavalli al Circo Massimo hanno lasciato posto agli spettacoli moderni.

Osserviamo cosa avviene a livello nazionale, con un capo del governo che è al tempo stesso il principale imprenditore del mondo dello spettacolo. Le turbolenze dell’economia stanno gettando sul lastrico centinaia di migliaia di persone? Niente paura, ci possiamo sempre appassionare al campionato di calcio più bello del mondo! Viviamo in un paese in guerra con un dittatore sanguinario a cui fino a ieri si baciava la mano? Non importa, basta non perdere l’ultima puntata del nuovo reality show! Stanno per costruire nuove centrali atomiche che ci irradieranno ancor più? Pazienza, incantiamoci davanti alle prodezze di bicipiti e culi palestrati. I rapporti umani vanno immiserendosi sempre più, travolti dalla meschinità della competizione, dell’invidia e del sospetto? Allora, mettiamoci tutti davanti a uno schermo, quale che sia! [...]